Il Club del libro di Guernsey e la libertà oltre l’invasione

The Guernsey Literary and Potato Peel Pie Society, tradotto in italiano con Il Club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey da Astoria Edizioni, è una di quelle storie che ti accolgono come uno dei tanti protagonisti che vivono tra le pagine di luoghi e tempi distanti in grado di raccontare, nonostante tutto il resto intorno, la bellezza. 

Le lettere di cui è composto il romanzo, scritte da Mary Ann Shaffer e Annie Barrows, sono fotogrammi di umori e sentimenti di ciascun essere umano che calca la storia, ma anche il racconto minuzioso e corale di un unico evento che rimbalza e si evince in modo diverso da cuore a cuore. 

La trama

Juliet è una giornalista e scrittrice. Vive a Londra da quando è nata e rappresenta il cardine della narrazione. Ha ormai 32 anni e ha raggiunto una buona quota di celebrità ottenuta durante la seconda guerra mondiale grazie alle colonne satiriche pubblicate sullo Spectator con lo pseudonimo di Izzy Bickerstaff

Il 1946 porta con sé gli occhi lucidi delle disfatte in Europa e la ricostruzione delle capitali sembra la cosa più facile da fare, di fatto, il difficile è ricomporre le anime di chi resta.

In uno scenario di questo genere esiste anche chi sa difendersi da un passato prossimo che sventola i suoi mostri alla finestra e li debella con la forza dell’amore, dell’unione, della solidarietà.

Un giorno Juliet riceve una lettera da parte di Dawsey Adams, un abitante di Guernsey, che ha acquistato un volume di Saggi d’Elia di Charles Lamb, una volta appartenuti proprio a lei.

La macchia rossa sulla copertina, quella che sembra sangue, è proprio sangue. Un momento di disattenzione con il tagliacarte. La cartolina allegata è la riproduzione di un dipinto di Lamb a opera del suo amico William Hazlitt. Se ha tempo di rispondere a questa mia, potrebbe soddisfare qualche curiosità? Tre, per la verità. Perché una cena a base di maiale arrosto doveva restare un segreto? Com’è possibile che un maiale arrosto l’abbia spinta a dar vita a un club del libro? E infine la curiosità più urgente: cos’è una torta di bucce di patata e perché è incluso nel nome del club?

Il Club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey, Astoria Edizioni 2017

In quella che diventerà una preziosa corrispondenza tra due perfetti sconosciuti divisi dalla Manica, Dawsey rivela di essere membro di uno strano Club chiamato del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey, nato dalla volontà di un’intraprendente infermiera appassionata di letteratura Elizabeth McKenna di coprire i residenti che violavano il coprifuoco durante l’occupazione tedesca avvenuta a Guernsey

Elizabeth non è alta e quelle pistole erano puntate dritte all’altezza dei suoi occhi, lei però non ha fatto una piega. Si è comportata come se proprio non ci fossero. È andata verso l’ufficiale in comando e si è messa a parlare. Mai sentite tante bugie in una volta sola! Ha detto che le dispiaceva se avevamo infranto il coprifuoco per partecipare a uno degli incontri del Club del libro di Guernsey, ma la discussione su Il giardino tedesco di Elizabeth era stata così piacevole che avevamo perso la cognizione del tempo. Era proprio un bel libro: per caso lo aveva letto? Nessuno di noi ha avuto la presenza di spirito di darle manforte, tuttavia l’ufficiale di pattuglia non ha potuto fare a meno di sorriderle.

Il Club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey, Astoria Edizioni 2017

Il club inizia lentamente a coinvolgere molti abitanti dell’isola che si avvicinano, chi con grande passione, alle letture più incredibili, anche quelle del passato, che animano i tempi bui e quella vita che scorre sottomessa a una crudeltà subumana. 

Juliet comprende quanto sia fondamentale conoscere la magnifica realtà con cui è entrata magicamente in contatto da una finestra che scrive opinioni, vicende, fatti personali che fanno parte di una stessa comunità, di una stessa fede che si batte per la sopravvivenza. 

La giornalista londinese viene a conoscenza di uno stratagemma molto intelligente fatto di letture e scambi di riflessione, ma soprattutto di libertà autoconcessa, che dà la possibilità a tutti i residenti di Guernsey di ritrovarsi intorno a una torta fatta con gli avanzi concessi dall’occupazione di militari senza cuore e agli scritti più appassionati della letteratura mondiale. 

Così la giornalista chiede a Dawsey di poter iniziare una corrispondenza con gli altri residenti del Club. Durante la corrispondenza che sboccia di pagina in pagina, anche quella con il suo editore e migliore amico Sidney, Juliet scopre che Elizabeth è stata arrestata e imprigionata in un campo di concentramento. Sua figlia Kit, di appena quattro anni, viene allevata amorevolmente dai membri del club. 

Dati gli scarsi entusiasmi che si proiettano dalla relazione con Mark, un ricco imprenditore inglese, Juliet decide di partire alla scoperta di questa isola più a ovest delle Isole del Canale, della sua storia, di come sia stato possibile salvare la mente di gente sottomessa al crimine, nel momento più devastato che la nostra recente storia, per quanto lotti a farne di nuovi e sempre più macabri, abbia compiuto. 

Una volta raggiunta Guernsey, Juliet è accolta dai suoi abitanti come una di famiglia e giorno dopo giorno acquisisce un rapporto unico anche con la piccola Kit. Ma dopo poco il Club riceve una lettera da una donna francese, Remy Giraud, vittima sopravvissuta del campo di concentramento di Ravensbrück.

In questa lettera la giovane ragazza francese spiega che Elizabeth è stata uccisa dai nazisti per aver difeso un’altra donna. 

In Il club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey le lettere si moltiplicano, si sovrappongono, e anche gli interlocutori. I membri sono manciate di cuori e menti pronti a esprimere le loro idee e le loro sensazioni a Juliet, in particolare modo, ma anche tra loro. 

Non mancano in questo libro gli umori della sua protagonista che legano come uno spago la trama che le sue due autrici, zia e nipote, hanno voluto far compiere alla storia. 

Le autrici

L’autrice principale, Mary Ann Shaffer, è una libraia americana che con l’idea di scrivere una biografia su Kathleen Scott, moglie dell’esploratore inglese Robert Falcon Scott, vola a Cambridge. Qui scopre che i documenti rinvenuti sono per lo più inutilizzabili e così dice di vivere verso Guernsey nelle Isole del Canale.

Appena giunta, la scrittrice è bloccata in aeroporto a causa del fitta nebbia che impedisce ogni spostamento e quindi trascorre buona parte della sua visita a leggere le storie dei suoi abitanti durante l’occupazione tedesca delle isole in una piccola libreria dell’aeroporto. 

«Tutto ciò che volevo era scrivere un libro che qualcuno avrebbe voluto pubblicare», dichiarò vent’anni dopo Mary Ann Shaffer. E così iniziò finalmente la stesura del suo libro, ma la scrittrice americana si ammalò molto presto e prima di morire, chiese alla figlia di sua sorella, sua nipote Annie Barrows, autrice già affermata di letteratura per ragazzi, di terminare il montaggio e l’editing di quello che sarebbe stato, oltre a un bellissimo romanzo, anche un film di successo. 


Se ti è piaciuto questo articolo, leggi anche Il 2022 con tutte le novità in libreria.

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